Inizio a dirti che non sempre è obbligatorio installare le valvole termostatiche….
…ma prima di vedere nei dettagli i casi specifici di quando è obbligatoria la contabilizzare e la termoregolazione, ti voglio fare una breve introduzione:
– Cosa significa “contabilizzare”?
Contabilizzare significa “tracciare”. In questo caso significa rendere misurabile un consumo energetico per ogni unità immobiliare. In parole semplici: avere un sistema di contabilizzazione permette di sapere esattamente quanta energia consuma ogni appartamento. (Per contabilizzare nella stragrande maggioranza dei casi si usano i ripartitori di calore, che sarebbe l’apparecchio nella foto qui sotto).
– Cosa significa “termoregolare”?
Termoregolare significa avere la possibilità di poter regolare la temperatura a proprio piacimento nei vari ambienti. In parole semplici: avere un sistema di termoregolazione significa che ogni inquilino è libero di regolare in modo autonomo la temperatura all’interno del proprio appartamento. (Per termoregolare, nella stragrande maggioranza dei casi, si usano le valvole termostatiche, ne puoi vedere una qui sotto).
Ora che abbiamo capito cosa significa termoregolare e contabilizzare un edificio, vediamo nello specifico cosa dice la normativa di riferimento (Dlgs 102 -2014 / Art.9):
Nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata […] è obbligatoria l’installazione entro il 31 dicembre 2016 da parte delle imprese di fornitura del servizio di contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. […] c) nei casi in cui l’uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini […]
Ti rispiego in parole molto più semplici cosa c’è scritto nella normativa:
Nei condomini dove si ha un impianto di tipo centralizzato è obbligatorio entro il 31 dicembre 2016 l’installazione di contatori di energia per misurare l’energia effettivamente consumata da ogni unità immobiliare (contabilizzazione). E’ obbligatorio anche che le unità immobiliari siano termoregolabili, cioè, che ogni inquilino abbia la possibilità di poter regolare a proprio piacimento l’energia emessa dal proprio impianto di riscaldamento.
L’obbligo di installazione di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione è valido SOLO e SOLTANTO quando tali sistemi sono tecnicamente possibili da installare e siano economicamente vantaggiosi.
Per evitare quindi l’installazione di valvole e ripartitori, o comunque di sistemi di contabilizzazione e termoregolazione in genere, bisogna dimostrare che: non siano tecnicamente installabili, o economicamente svantaggiosi.
L’unico modo possibile per dimostrare entrambi le opzioni è mediante una diagnosi energetica preliminare che tenga conto di tutti i tipi di contabilizzazione e termoregolazione e dimostra appunto la non convenienza della loro installazione (secondo i criteri dettati dalla UNI EN 15459).
(La diagnosi energetica è un relazione tecnico economica che confronta lo stato attuale di un dato edificio e a una o più ipotesi di intervento, calcolando i tempi di ritorno dell’investimento grazie al risparmio energetico dell’intervento).
La diagnosi energetica preliminare è un progetto comunque costoso, e in alcuni particolari casi sono io stesso a sconsigliarlo ai miei clienti contro i miei stessi interessi (infatti, essendo il mio lavoro, ci guadagnerei a farla).
– Quali sono i casi in cui la diagnosi energetica preliminare non ha senso di essere fatta ed è solo un costo aggiuntivo per il condominio?
Per rispondere a questa domanda importantissima dobbiamo fare un passo indietro e devo spiegarti le varie tipologie di impianti. Se mi segui attentamente alla fine di questo articolo sarai tu stesso a capire se ha senso fare un diagnosi energetica preliminare oppure se hai l’obbligo di installare un sistema di contabilizzazione e termoregolazione.
Per capire la convenienza di un sistema di contabilizzazione e termoregolazione bisogna guardare due cose nell’impianto: la distribuzione e il sistema di emissione.
La distribuzione si può dividere in due tipologie:
- Distribuzione a colonne verticali, è la distribuzione più diffusa in Italia, generalmente è il tipo di distribuzione che hanno tutti i condomini fatti prima degli anni 80.
- Distribuzione di tipo orizzontale, è la distribuzione più “moderna”, si capisce che si ha questo tipo di sistema impiantistico perchè si hanno delle cassette per i collettori di distribuzione posizione dentro l’appartamento o nel vano scala.
Nella foto qui sotto puoi vedere la differenza tra i due tipi di distribuzione.
Se nel tuo condominio è presente una distribuzione di tipo orizzontale, la contabilizzazione si può fare sempre, bisogna solo stimarne i reali vantaggi. Con una distribuzione di tipo orizzontale la contabilizzazione sarà di tipo diretto (quindi tramite un contatore ad appartamento); in questo caso consiglio una diagnosi energetica preliminare per stimare i reali vantaggi di intervento.
Invece se il tuo condominio ha una distribuzione con colonne montanti verticali, non essendo possibile intercettare l’acqua entrante in ciascun appartamento, bisognerà usare un tipo di contabilizzazione di tipo indiretta, in questo caso la diagnosi energetica la consiglio in base al tipo di sistema di emissione.
Ci sono invece molti tipi di sistemi di emissione, i principali sono:
- i radiatori (o comunemente detti caloriferi)
- i pannelli radianti
- i convettori
- i termoconvettori
Se nel tuo caso avete una distribuzione a colonne verticali e utilizzate come sistema di emissione i radiatori (o caloriferi) SCONSIGLIO la diagnosi energetica preliminare perchè la vedo una spesa inutile che dà un risultato scontato (tra poco ti spiego perchè).
Con tutti gli altri sistemi di emissione la diagnosi energetica preliminare la consiglio fortemente.
Ritornando al sistema di emissione con i caloriferi di tipo a radiatori (o caloriferi) l’intervento risulta sotto l’aspetto idraulico sicuramente realizzabile tramite ripartitori di calore (contabilizzazione indiretta) e valvole termostatiche (termoregolazione); e l’esperienza personale mi dice che questa tipologia di installazione risulta sempre conveniente sotto l’aspetto economico.
Anche la stessa UNI 10200-2015 prospetta la contabilizzazione e termoregolazione per un impianto a radiatori con distribuzione a colonne verticali un impianto di tipo ottimale sia sotto il punto di vista di fattibilità idraulica che economica.
In conclusione, se hai un impianto a colonne montanti verticale e utilizzate come sistema di emissione i radiatori la diagnosi energetica preliminare, te lo dico contro i miei stessi interessi, è una perdita di soldi per il condominio. Per quanto riguarda gli altri sistemi di emissione ha senso fare dei calcoli preliminari perchè in alcuni casi può essere che si possa derogare l’obbligo di contabilizzazione e termoregolazione ed evitarne così l’installazione.
Se hai capito che devi fare obbligatoriamente i lavori di contabilizzazione e termoregolazione all’impianto centralizzato oppure se devi fare una diagnosi preliminare per verificare che ci siano i presupposti idraulici ed economici ed abiti nel nord Italia allora contattami QUI e scopri che vantaggi e offerte ho creato per i miei clienti.
Se hai una qualsiasi domanda scrivila pure qui sotto, appena potrò sarò felice di risponderti.
Un saluto
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mi risulta che al fine di calcolare le tabelle millesimali per la suddivisione dei consumi involontari sia d’obbligo effettuare una diagnosi energetica perché la UNI 10200-2015 stabilisce che il parametro da considerare è il fabbisogno termico e non piu la potenza dei corpi scaldanti. Cosa mi può dire in proposito? Grazie. Claudio
Ciao Claudio, si è esattamente come dici tu. La UNI 10200-2015 e prima di lei, la UNI 10200-2013 stabilisce che una parte delle spese del riscaldamento (la quota involontaria) deve essere ripartita in base ai millesimi energetici di fabbisogno termico delle varie unità immobiliari. Per calcolare i millesimi energetici di fabbisogno è necessario appunto fare un calcolo sull’intero edificio e correlare tra di loro le singole unità immobiliari.
In precedenza invece si potevano utilizzavano i così detti millesimi di potenza, che non erano nient’altro che le potenze dei vari corpi scaldanti divisi per unità immobiliare.
Nel settembrev2017 ,nel condominio , hanno terminato l’installazione dei termocontatori e sono entrati in funzione da gennaio 2018.
Come proprietaro ne ho usufruito per 2 mesi solo dal momento che ho venduto la proprietà ad aprile..e devo io pagare le valvole entro 5 anni anche se non ne usufruiscono più.
Se le valvole le pago io per intero, sono mie?
Se è sì, le posso portare via?
Spero in una delucidazione … grazie.
Buongiorno Mauro, la tua più che una domanda tecnica in merito alle valvole è una domanda di tipo legale.
Immagino che bisognerà vedere gli accordi che hai stretto con il nuovo proprietario del tuo vecchio appartamento.
In ogni caso per avere una risposta precisa e puntuale ti conviene sentire il parere di un avvocato.
Buongiorno, abito in un condominio e il mio appartamento ha 8 radiatori collegati a 3 colonne montanti verticali.
Ogni radiatore ha il proprio contabilizzatore mentre le valvole termostatiche sono sulle colonne montanti e sono controllate da termostati.
Questa configurazione, che spero sia in linea con le nuove normative, potrebbe influire sulla diagnosi energetica per la suddivisione dei consumi involontari?
La ringrazio molto.
Buongiorno Paolo, la normativa prevede che gli impianti di riscaldamento centralizzati siano termostatizzati e contabilizzati. Quindi nel suo caso è a norma anche con le ultimi disposizione. Per quanto riguarda i consumi involontari dipendono dalle dispersione della rete di distribuzione.